Il Diritto mirato è una misura finalizzata al miglioramento delle capacità e delle conoscenze dei lavoratori somministrati, al fine di favorirne la spendibilità e il reinserimento nel mercato del lavoro.
Gli interventi finanziati all’interno di questa misura di Politica Attiva mirano all’acquisizione di competenze di base, trasversali o specialistiche e all’ottenimento di specializzazioni legate alle singole figure professionali, pertanto sono progettati sulla base del fabbisogno formativo dello specifico lavoratore nonché rispetto alla necessità di adeguamento delle competenze alle richieste dei settori lavorativi di riferimento o di determinati scenari socio-economici previsionali.
I destinatari di tale attività sono
È il destinatario, entro 68 giorni dalla maturazione di detti requisiti, a rivolgersi all’Agenzia per il Lavoro, selezionandola sulla base dell’offerta formativa pubblicizzata anche sul sito internet del Fondo. L’ApL prende in carico il beneficiario e, nei 365 giorni successivi ed entro una dote massima pari ad € 4.000, programma le seguenti attività:
La progettazione e i contenuti dei corsi vengono declinati in modo da supportare i singoli destinatari con l’obiettivo di:
Allo scopo di ottenere il 100% del finanziamento richiesto, è fatto obbligo all’Agenzia di realizzare una percentuale minima di placement, calcolata sulla media annuale, pari al 35% degli allievi che abbiano conseguito l’attestato di frequenza, fatta eccezione per i destinatari rientranti nella categoria “fasce deboli”.
Le norme relative all’apprendistato prevedono la possibilità per le ApL di attivare contratti di apprendistato in somministrazione.
Forma.Temp, al fine di finanziare i progetti afferenti ai Piani Formativi in Apprendistato di II livello (PFA), rilascia pareri di conformità su questi ultimi in relazione:
Il PFA costituisce la cornice di riferimento all’interno della quale si sviluppa l’attività formativa, è parte integrante del contratto ed è requisito indispensabile per l’ottenimento della qualifica indicata nel Piano stesso.
Al suo interno, in relazione alla qualifica che il lavoratore deve ottenere al termine del periodo di apprendistato, sono indicati obiettivi, contenuti e modalità didattiche di realizzazione dei percorsi relativi alla formazione base e trasversale, alla formazione professionalizzante previsti per il lavoratore, in considerazione delle sue competenze in ingresso, della qualifica professionale in uscita e della disciplina normativa dettata a livello regionale, ove presente.
Il PFA deve contenere, inoltre, i riferimenti del tutor dell’azienda utilizzatrice e del Tutor di Agenzia (TdA) iscritto nell’apposito elenco istituito presso il Fondo.
A conclusione dei contratti relativi ai PFA trasmessi, l’ApL è tenuta, attraverso il sistema informativo del Fondo, ad indicare la qualifica conseguita dai lavoratori.